PERCHÉ L’AMBIENTE DI LAVORO CI CONDIZIONA A SCELTE DIVERSE QUANDO CONSIGLIAMO UN GUANTO (DPI)

Passiamo molto del nostro tempo a mandarvi il messaggio di non essere succubi dei vostri pregiudizi.
Tentiamo, in ogni modo, di suggerirvi un nuovo modo di pensare e affrontare alcuni problemi legati alla sicurezza e ai DPI.
Pensiamo di aver messo a punto un sistema scientifico e molto efficace in questo senso.
E siamo convinti che sia utile e possa essere di facile utilizzo.
Però, però……..c’è sempre un fottuto però, succede sempre qualcosa che ci richiama a quanto sia difficile questo passo, quanto sia difficile “pulire” la testa da immagini false e distorte, o meglio, smetterla di dare significati che sanno solo di pregiudizi e di ignoranza.
Anche noi ci siamo caduti, anche noi siamo vittime di questo modo di pensare…..
Bisognerebbe avere sempre tanta energia per essere analitici, freddi, non dipendenti dal contesto in cui ci troviamo.
Durante le nostre numerose visite presso le più svariate aziende, abbiamo incontrato, oltre che persone, il loro ambiente di lavoro, inteso come fabbricato, macchinari, organizzazione e disposizione dei vari ambiti. Alcune volte con livelli di illuminazione spesso insufficienti e cura per il pulito e l’immagine molto trascurati.
Quando qualsiasi essere umano, a prescindere dalla sua professionalità, entra in relazione con un ambiente nuovo, diverso dal suo, sappiate che si comporta sempre alla stessa maniera.
Cerca con i suoi sensi di raccogliere informazioni, su quello che lo circonda, ai fini di avere il più alto grado di adattamento dei suoi comportamenti nel nuovo contesto che lo circonda.
Infatti, ci siamo caduti anche noi, alcune volte NON siamo andati oltre alle informazioni che i nostri sensi ci hanno dato.
Siamo andati a valutare un problema di sicurezza ed a proporre soluzioni, vittime del pregiudizio.
In un contesto, come avete capito, trasandato e bruttino, il disordine era notevole e la cura per la pulizia lasciava a desiderare.
1- Ci è venuto naturale proporre alcune soluzioni, anche corrette certo, ma legate, per così dire, ad un minimo sindacale.
2- Ci eravamo convinti che, quasi non ne valesse la pena, essere fortemente coerenti con il nostro modo di operare.
3- Ci veniva difficile cercare il meglio, confrontarci sugli atteggiamenti da limitare e cambiare.
La cosa più assurda di tutto ciò, è che nel momento che segue il nostro lavoro, dove ci valutiamo, i primi ad essere insoddisfatti eravamo proprio noi.
Eppure i pericoli, i rischi da lavoro, sono assai più presenti e probabili in certi contesti che non in altri.
Ma questo dimostra come l’ambiente possa influenzare anche le scelte dei consulenti, i quali dovrebbero essere assolutamente trancianti in quei contesti. Invece di sentirsi loro stessi, sminuiti nel loro ruolo e poco motivati ad applicare le loro competenze.
Trovi più di 79 video sul canale YouTube a riguardo.
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Se tutto ciò vi sembra strano è perché non diamo abbastanza importanza al condizionamento che opera l’ambiente circostante ed alle possibilità di renderlo meno decisivo.
Il nostro intento è sempre quello di far pensare ai fini di promuovere atteggiamenti positivi sui DPI.
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Marco e Roberto